OSSERVAZIONI SUI SISTEMI SPORTIVI, DI MEDIO E ALTO LIVELLO, DEI PAESI DI RANKING INTERNAZIONALE ELEVATO.
Questa prima osservazione è dedicata alla struttura del sistema sportivo utilizzato in Gran Bretagna che attualmente è uno dei più interessanti del panorama Internazionale.
Ne abbiamo spesso, in precedenti lavori, enfatizzato la sua validità in relazione ai risultati delle ultime tre edizioni Olimpiche Estive: Pechino 2008, Londra 2012 e soprattutto Rio 2016, e il nostro parere, più che positivo, non può cambiare trattandosi di una mera lettura di risultati ottenuti sul campo, quasi completamente privi di ombre di doping o altre forme di escamotage antisportivi.
La domanda che ci poniamo, e alla quale cercheremo di dare una risposta il più oggettiva possibile e circostanziata nell’ambito delle nostre, pur limitate, conoscenze è:
“ MA UN SISTEMA COSI’ PRODUTTIVO IN TERMINI DI RISULTATI E’ TOTALMENTE PRIVO DI ASPETTI NEGATIVI DI RILIEVO?”
Il tentativo di dare una risposta parte dal presupposto di conoscere, almeno nelle sue linee generali, il funzionamento del sistema.
Avere notizie certe non è molto facile perché, anche se il sistema è in atto da diversi anni (almeno 15), non se ne parla molto.
Le informazioni escono da interviste o estratti di conferenze dei vertici del UK SPORT, da qualche bilancio economico pubblico o da programmi operativi messi in rete da qualche Federazione poco prudente.
Il progetto UK SPORT è un po’ come la Coca Cola o la Nutella, tutti ne conoscono l’esistenza nessuno la formula precisa….E’ BLINDATO.
Questo è cio’ che sappiamo:
L’aspetto più intrigante di quanto sopra scritto è sul COME vengono stabiliti i “probabili atleti podio o atleti in futura possibilità di esserlo” con i conseguenti interventi finanziari e non.
Che ci sia una specie di ”autodichiarazione federale” sui possibili risultati ottenibili a quattro o più anni di distanza e che in base al fatto di aver azzeccato o no il pronostico dipenda il finanziamento ci sembra banale e quasi offensivo. Resta però il fatto che dopo Londra 2012 la forbice dei risultati previsti per Rio 2016 andava da un minimo di 47 medaglie ad un massimo di 79 e ne hanno prese 67!!
La previsione per Tokio 2020, già nota da Dicembre 2016, va da 51 a 85 medaglie conquistabili….
Dietro a queste previsioni, che sono il vero mezzo di quantificazione e assegnazione dei finanziamenti per il quadriennio c’è un BIGDATA.
Cioè una enorme banca dati che RACCOGLIE, REGISTRA, CODIFICA, CORRELA una grandissima quantità di dati che possono influire sui risultati futuri del singolo atleta.
Anche se sappiamo, in generale, come si allestisce e si utilizza un BIGDATA, di quello utilizzato nello sport Inglese non sappiamo molto.
Solo qualche dichiarazione dei vertici UK SPORT, fatta magari in un momento di euforia che vi riportiamo:
Qui termina la parte oggettiva dell’osservazione del fenomeno ed inizia quella soggettiva, sulla quale vorremmo aprire il dibattito.
Tornando alla domanda iniziale che ci eravamo posti cosa possiamo rispondere?
Qual è il nostro e, soprattutto, il Vostro punto di vista sugli aspetti SOCIALI, ETICI, CULTURALI, ECONOMICI, PSICOLOGICI E POLITICI che il sistema sportivo della Gran Bretagna evidenzia?
Certamente abbiamo i nostri punti di vista su tutto ciò, ma sarebbe molto più utile conoscere e correlarli con i vostri.
Per concludere, a nostro parere, la filosofia portante del progetto UK è:
Non so come la pensiate Voi ma qualche problemuccio c’è!
Giuseppe Antonini
Accademia MdS
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OSSERVAZIONI SUI SISTEMI SPORTIVI, DI MEDIO E ALTO LIVELLO, DEI PAESI DI RANKING INTERNAZIONALE ELEVATO.
Questa prima osservazione è dedicata alla struttura del sistema sportivo utilizzato in Gran Bretagna che attualmente è uno dei più interessanti del panorama Internazionale.
Ne abbiamo spesso, in precedenti lavori, enfatizzato la sua validità in relazione ai risultati delle ultime tre edizioni Olimpiche Estive: Pechino 2008, Londra 2012 e soprattutto Rio 2016, e il nostro parere, più che positivo, non può cambiare trattandosi di una mera lettura di risultati ottenuti sul campo, quasi completamente privi di ombre di doping o altre forme di escamotage antisportivi.
La domanda che ci poniamo, e alla quale cercheremo di dare una risposta il più oggettiva possibile e circostanziata nell’ambito delle nostre, pur limitate, conoscenze è:
“ MA UN SISTEMA COSI’ PRODUTTIVO IN TERMINI DI RISULTATI E’ TOTALMENTE PRIVO DI ASPETTI NEGATIVI DI RILIEVO?”
Il tentativo di dare una risposta parte dal presupposto di conoscere, almeno nelle sue linee generali, il funzionamento del sistema.
Avere notizie certe non è molto facile perché, anche se il sistema è in atto da diversi anni (almeno 15), non se ne parla molto.
Le informazioni escono da interviste o estratti di conferenze dei vertici del UK SPORT, da qualche bilancio economico pubblico o da programmi operativi messi in rete da qualche Federazione poco prudente.
Il progetto UK SPORT è un po’ come la Coca Cola o la Nutella, tutti ne conoscono l’esistenza nessuno la formula precisa….E’ BLINDATO.
Questo è cio’ che sappiamo:
L’aspetto più intrigante di quanto sopra scritto è sul COME vengono stabiliti i “probabili atleti podio o atleti in futura possibilità di esserlo” con i conseguenti interventi finanziari e non.
Che ci sia una specie di ”autodichiarazione federale” sui possibili risultati ottenibili a quattro o più anni di distanza e che in base al fatto di aver azzeccato o no il pronostico dipenda il finanziamento ci sembra banale e quasi offensivo. Resta però il fatto che dopo Londra 2012 la forbice dei risultati previsti per Rio 2016 andava da un minimo di 47 medaglie ad un massimo di 79 e ne hanno prese 67!!
La previsione per Tokio 2020, già nota da Dicembre 2016, va da 51 a 85 medaglie conquistabili….
Dietro a queste previsioni, che sono il vero mezzo di quantificazione e assegnazione dei finanziamenti per il quadriennio c’è un BIGDATA.
Cioè una enorme banca dati che RACCOGLIE, REGISTRA, CODIFICA, CORRELA una grandissima quantità di dati che possono influire sui risultati futuri del singolo atleta.
Anche se sappiamo, in generale, come si allestisce e si utilizza un BIGDATA, di quello utilizzato nello sport Inglese non sappiamo molto.
Solo qualche dichiarazione dei vertici UK SPORT, fatta magari in un momento di euforia che vi riportiamo:
Qui termina la parte oggettiva dell’osservazione del fenomeno ed inizia quella soggettiva, sulla quale vorremmo aprire il dibattito.
Tornando alla domanda iniziale che ci eravamo posti cosa possiamo rispondere?
Qual è il nostro e, soprattutto, il Vostro punto di vista sugli aspetti SOCIALI, ETICI, CULTURALI, ECONOMICI, PSICOLOGICI E POLITICI che il sistema sportivo della Gran Bretagna evidenzia?
Certamente abbiamo i nostri punti di vista su tutto ciò, ma sarebbe molto più utile conoscere e correlarli con i vostri.
Per concludere, a nostro parere, la filosofia portante del progetto UK è:
Non so come la pensiate Voi ma qualche problemuccio c’è!
Giuseppe Antonini
Accademia MdS
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